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FAQ: DOMANDE FREQUENTI

1. Come funziona il primo incontro?

Il primo colloquio, o i primi colloqui, servono a conoscersi e comprendere meglio la situazione che stai vivendo. Insieme valuteremo il tipo di difficoltà, le possibili opzioni terapeutiche, la motivazione al percorso e, soprattutto, se possiamo costruire un'alleanza basata sulla fiducia reciproca.

Un'eventuale psicoterapia può iniziare solo all'interno di una relazione positiva e collaborativa, perché è proprio questa fiducia a rendere possibile affrontare, passo dopo passo, ciò che emergerà nel tempo.

2. Quando costa una seduta?

I costi variano in base al tipo di intervento e alla frequenza. Indicativamente:


•⁠ ⁠Prima consulenza anamnestica individuale: 100 € / 50 min.

•⁠ ⁠Psicoterapia individuale: 80 € / 50 min - frequenza di norma quindicinale

•⁠ ⁠Ipnosi terapeutica: 100 € / 50 min.

⁠⁠⁠•⁠ ⁠Terapia di coppia: 120 € / 60 min.

•⁠ ⁠Test psicologici ad uso interno (non validi per certificazioni):


– Test breve (asse II): 150 €

– Test complesso (asse II e asse I): 250 €


In fase di colloquio verranno fornite tutte le informazioni anche in merito ad eventuali agevolazioni.

3. Accetti il Bonus Psicologo?

Al momento ho scelto di non accreditarmi per accettare il Bonus Psicologo nazionale. Tuttavia, restano disponibili modalità di accesso flessibili per venire incontro alle diverse esigenze.


4. Cosa succede se decido di non continuare?

Non vi è alcun obbligo di proseguire. È sempre possibile interrompere il percorso, idealmente dopo un confronto che permetta una restituzione condivisa di quanto emerso e, se necessario, un orientamento verso un professionista più adatto al tipo di richiesta. Un sano confronto è una occasione per scambiarsi dei feedback utili ad entrambi. 

Se non te la senti di fare un'ultima seduta abbi cura di annullarla avvisando con almeno 48 ore di anticipo; qualcuno potrebbe avere bisogno dello spazio che a te non serve più.

5. Cosa succede se decido di proseguire?

Dopo i primi colloqui di valutazione, se sceglierai di iniziare un percorso terapeutico, stabiliremo insieme un obiettivo concreto, realistico e specifico di cambiamento: qualcosa che desideri modificare del tuo modo di essere, sentire o agire.

Seduta dopo seduta, porterai ciò che ritieni significativo rispetto al tuo problema e all'obiettivo scelto: riflessioni, vissuti, episodi quotidiani, sogni, intuizioni.

Esploreremo insieme il tuo funzionamento, per comprendere meglio cosa ti blocca e come puoi trasformarlo.

Sarà però sempre una tua libera scelta: non riceverai consigli o soluzioni preconfezionate, perché l'obiettivo è accompagnarti verso una maggiore consapevolezza e autodeterminazione, così da poter decidere in autonomia, anche dopo la conclusione della terapia.

6. Posso fare gli incontri anche online?

Ritengo che la psicoterapia in presenza rappresenti, nella maggior parte dei casi, la modalità più completa ed efficace per favorire un percorso di cura profondo e rispettoso della complessità della persona. Il setting fisico dello studio offre uno spazio sicuro, protetto e relazionale che costituisce parte integrante del processo terapeutico.

Tuttavia, in situazioni eccezionali e temporanee, per persone già in carico e di cui conosco approfonditamente la storia clinica, è possibile valutare l'effettuazione di alcune sedute online in forma limitata.

Per chi non ha possibilità di raggiungere lo studio, offro solo consulenze psicologiche a breve termine, compatibilmente con la disponibilità residua, poiché le terapie in presenza restano prioritarie nella mia organizzazione del lavoro.

Non offro percorsi di psicoterapia completamente online, in quanto ritengo fondamentale il valore della relazione in presenza come parte attiva dello strumento di cura — soprattutto in un'epoca in cui i legami virtuali tendono a sostituire il contatto autentico e diretto.

7. E se non so da dove cominciare?

È normale. Non serve avere tutto chiaro. A volte si arriva con parole precise, altre solo con sensazioni confuse o silenzi. Qualsiasi cosa porterai sarà accolta con rispetto e senza giudizio.

8. Devo parlare del mio passato e della mia famiglia?

Non necessariamente. Il mio approccio non è strettamente analitico, quindi preferisco partire dal qui e ora, concentrandomi sul problema attuale che stai vivendo. Solo se e quando lo riterremo utile, potremo esplorare insieme le origini di certi schemi o modalità di funzionamento che provengono dal tuo passato. Anche le dinamiche familiari possono essere approfondite, ma sempre come strumento per comprendere meglio come ciò che vivi oggi è collegato a ciò che hai interiorizzato nelle tue esperienze passate.

9. È tutto riservato?

Sì. Ogni colloquio è tutelato dal segreto professionale. Il setting è pensato per offrirti uno spazio sicuro in cui poterti esprimere liberamente.

10. Quanto dura una psicoterapia?

La durata di una psicoterapia può variare molto in base a diversi fattori:

•⁠ ⁠Tipo di problema o difficoltà: alcune tematiche possono essere affrontate in pochi incontri (es. sostegno in una fase critica), mentre altre richiedono un lavoro più approfondito e duraturo (es. traumi, disturbi radicati).

•⁠ ⁠Obiettivi concordati: se l'obiettivo è circoscritto e chiaro, il percorso può essere breve; se riguarda un cambiamento più profondo, può richiedere più tempo.

•⁠ ⁠Frequenza degli incontri: solitamente si parte da una seduta a settimana, ma può variare nel tempo.

•⁠ ⁠Motivazione e disponibilità al cambiamento: ogni persona ha il proprio ritmo, e la psicoterapia lo rispetta.

In generale, non c'è una durata predefinita: il percorso si costruisce insieme, verificando periodicamente come sta andando e se è utile proseguire.

Una parte iniziale di consultazione (1-3 colloqui) serve proprio a valutare insieme la situazione e ipotizzare un possibile percorso.

11. Quali tecniche terapeutiche utilizzi?

Il mio approccio principale è l'Analisi Transazionale, un modello che aiuta a comprendere le dinamiche interne ed esterne che influenzano il nostro modo di vivere, relazionarci e affrontare i problemi.

In alcuni casi, se valutato come utile e appropriato, integro il lavoro con tecniche ipnotiche, sempre all'interno di un progetto condiviso.

12. Devo assumere farmaci?

No, non è sempre necessario assumere farmaci.

Uno psicologo psicoterapeuta non prescrive farmaci, ma nel caso in cui i sintomi risultino particolarmente intensi o invalidanti, può consigliare una valutazione psichiatrica per affiancare al percorso psicoterapeutico un eventuale supporto farmacologico.

Va ricordato che la psicoterapia non lavora solo sul sintomo, ma mira ad affrontare le cause profonde del disagio, a promuovere consapevolezza e a sviluppare strumenti per affrontare le difficoltà in modo più autonomo e duraturo.

Ogni scelta, incluso l'eventuale invio a uno psichiatra, viene sempre condivisa e rispettosa dei tuoi tempi e della tua volontà.

13. Come faccio a sapere che la terapia è finita?

La terapia finisce quando si raggiunge l'obiettivo concordato insieme. Fin dall'inizio, è utile definire quale cambiamento concreto desideri ottenere, così da poter monitorare i progressi, riconoscere i risultati e, se necessario, modulare il percorso in base alle difficoltà che emergono.

Questo non implica un obbligo di proseguire a lungo termine: puoi interrompere il percorso in qualsiasi momento, anche solo per prenderti una pausa o perché senti di aver acquisito gli strumenti necessari per proseguire da solo.

Allo stesso tempo, puoi sempre tornare. Sapere di poter contare su una figura di fiducia che ti conosce, che ti accompagna nei momenti difficili ma anche nei tuoi successi, è una risorsa preziosa. La terapia è uno spazio che può accoglierti quando ne hai bisogno, anche a distanza di tempo.

14. Qual è la probabilità di successo o insuccesso?

Non esiste una garanzia assoluta. I risultati dipendono da diversi fattori:

•⁠ ⁠la natura e profondità del problema,

•⁠ ⁠la tua motivazione al cambiamento,

•⁠ ⁠la qualità della relazione terapeutica,

•⁠ ⁠la costanza nella frequenza degli incontri,

•⁠ ⁠il tempo dedicato anche fuori dalla seduta a elaborare ciò che emerge.

La psicoterapia non è un percorso magico né immediato, ma può offrire strumenti, chiarezza e nuove prospettive per vivere meglio.

15. Qual è l'approccio terapeutico più efficace ed adatto alla mia situazione?

Capire quale tipo di psicoterapia fa per te può essere una sfida, soprattutto con tante informazioni diverse che circolano online o consigli da amici e conoscenti. È importante sapere che non esiste un modello terapeutico "migliore" in assoluto. Ogni approccio riflette la formazione, la teoria e lo stile personale del terapeuta.

La cosa più importante è trovare un professionista con cui ti senti a tuo agio, in cui puoi creare un rapporto di fiducia e collaborazione. Spesso, la vera risposta arriva provando: una o più sedute ti aiuteranno a capire se quell'approccio e quel terapeuta risuonano con te e le tue esigenze.

La psicoterapia è un percorso molto personale, e l'efficacia dipende anche da come ti senti nel processo, non solo dalla tecnica usata. Se qualcosa non funziona, è sempre possibile parlarne e, se serve, cambiare strada o terapeuta.